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lunedì 20 gennaio 2014

Ryanair sposta la frontiera del valore

Il consolidato rapporto tra benefici e costi è oggetto di tante elucubrazioni da parte delle funzioni marketing delle aziende. Più valore a parità di costo o stesso valore ad un costo più basso? Tra questi due estremi si gioca la partita in un mondo in cui la relazione tra valore e costo è tutt'altro che proporzionale. Il comparto dei trasporti aerei è stato l'emblema della trasformazione del rapporto benefici-costi. Il low cost ha scardinato le regole competitive. Ryanair ha fruttato i vantaggi del first mover. Oggi il paradigma va però cambiato.


mercoledì 25 settembre 2013

GetFit or GetFat? L'ironica campagna dei centri GetFit

I consumi legati al benessere sono anticiclici e crescono anche in questo momento di contrazione economica. Palestre e centri benessere appartengono indubbiamente a questa area del wellbeing. Un mondo prima composto da tante piccole palestre indipendenti ha fatto spazio a catene con posizionamenti differenti. La parte "bassa" del mercato è estremamente popolata. Le pressanti comunicazioni pubblicitarie testimoniano la ridondanza dell'offerta di benessere low cost. Vi sono poi player che invece hanno scelto un positioning differente.


lunedì 17 giugno 2013

Il design diventa accessibile con Fab


Il design è stato per lungo tempo irraggiungibile per la maggior parte della popolazione, riservato ad una nicchia elitaria. La variabile prezzo ha rappresentato il grosso scoglio, determinando la sua inaccessibilità. Ci ha pensato poi Ikea a sdoganare il design, rendendolo accessibile a tutti. Un design low cost, ma standardizzato che priva il cliente del fisiologico desiderio di esclusività: lo stesso prodotto può trovarsi infatti nelle case di milioni di famiglie. Oggi ci pensa Fab a risolvere questo trade-off: un sito web dedicato al design.


 

giovedì 4 aprile 2013

Ryanair "ci" manda tutti a casa

La satira politica è entrata prepotentemente nella comunicazione pubblicitaria. Parodie ed allusioni più o meno velate costituiscono un elemento ricorrente della comunicazione contemporanea. Ryanair non è certo nuova a questa tipologia di trovate, ma non si stanca mai di stupire i propri clienti. Arriva così la promozione: "Perché non andate tutti a casa? O dove vi pare!".


mercoledì 5 settembre 2012

Tea, coffee & water: la grande offerta di Alitalia

Il trasporto aereo ha vissuto e vive tuttora forti dinamiche di differenziazione dell'offerta e discriminazione del prezzo. Ogni  utente può trovare l'offerta giusta per le sue esigenze. Una distinzione era rimasta sinora netta: compagnie di bandiera contrapposte alle compagnie low cost. In Italia la differenza non è più così marcata. Tra Alitalia e Ryanair il gap non è così evidente. I servizi a terra sono allineati (verso il basso) in termini qualitativi. La sola possibilità di imbarcare il bagaglio senza extra-costi costituisce un elemento di differenziazione. Ma il valore aggiunto che genera giustifica il premium price pagato per avere un biglietto Alitalia?

 
Fonte: Alitalia

giovedì 2 agosto 2012

La trasformazione low cost del mobile

Il concetto di low cost è direttamente associato a Ryanair che per prima ha introdotto questo business model nel mercato. Dal trasporto aereo all'abbigliamento, le aziende low cost si sono diffuse ed affermate in molti settori. Il comparto della telefonia mobile era rimasto finora indenne dall'epidemia low cost. La "patologia" è però alle porte e dal prossimo autunno sprigionerà la sua forza commerciale. In un mercato in cui i big player hanno lavorato sulla convenienza più che sul low cost, le dinamiche competitive stanno per mutare. È Bip Mobile l'azienda della rivoluzione. Fabrizio Bona, ex Vodafone, Wind e Tim, lancia questo nuovo progetto.

lunedì 28 maggio 2012

Air One si ryanairizza

Le trasformazioni nel trasporto aereo sono operazioni ordinarie e non più straordinarie. Fusioni, acquisizioni, riposizionamenti: tutto normale. Le politiche aggressive in termini di pricing hanno alterato completamente le dinamiche del comparto. Ryanair ha dettato le regole e le altre compagnie si sono adattate aprendo così il mercato low cost. L'Italia (in ritardo ed in maniera approssimativa) ha visto una trasformazione interna: Alitalia ha acquisito il ruolo di compagnia di bandiera e Air One è divenuta la compagnia low cost di Alitalia. Fa sorridere questo posizionamento viste le performance delle due compagnie prima dell'operazione di finanza straordinaria. Air One è così costretta a competere in un mercato "agguerrito", anche in termini di colore.


mercoledì 23 maggio 2012

Un concept hotel che diventa un'Opera

La ricerca affannata della differenziazione è un dato di fatto nel comparto turistico. Il mondo del low cost ha completamente ribaltato le logiche competitive. Molti sono i player che oggi lavorano sulla sola leva del prezzo, distruggendo i margini. Altri invece hanno mantenuto il pricing costante, arricchendo la value proposition in termini di servizi. Alcuni operatori (purtroppo pochi) hanno rivoluzionato il core business dove il focus non è più sull'housing e sulla ristorazione, ma sull'experience dell'ospite. La differenziazione delle strutture turistiche risiede nella capacità di raccontare una storia da raccontare nel momento in cui si torna a casa.

giovedì 12 aprile 2012

La trip experience contrastante di Iberia

Le compagnie aeree low cost hanno ormai mutato le aspettative dei viaggiatori. Restrizioni sui bagagli, posti non assegnati e sempre più stretti, poco personale nello scalo: tutto è concesso. Nel momento in cui si acquista però il biglietto di una compagnia di bandiera, ci si aspetta qualcosa in più. Tra Iberia e Ryanair dovrebbe esserci una differenza. Questa distanza non si rintraccia nel core service, ma nei
servizi collaterali.


giovedì 22 marzo 2012

La sfiducia nelle compagnie low cost contamina la satira

Il viaggiatore low-cost è attentissimo alle regole; è consapevole delle aree cui prestare attenzione nel momento in cui decide di partire con una compagnia low cost. La sanzione ed il pagamento extra sono sempre dietro l'angolo. L'utente finale percepisce e pensa che si faccia di tutto per portarlo al pagamento di un valore extra rispetto al costo del biglietto: "si trova il pelo nell'uovo pur di aumentare i costi totali del viaggio".


venerdì 18 novembre 2011

I network che erogano salute

Arrivano spesso dall'estero e si moltiplicano senza sosta. Sono i punti delle reti della salute: dentale, oftalmico, dermatologico e tricologico sono gli ambiti più presidiati. Un tempo c'era lo specialista, il professionista indipendente legato al paziente da una relazione duratura, alimentata da WOM e reputation. Spesso il prezzo costituiva una proxy della qualità del servizio erogato e al crescere dell'onorario aumentava anche la lista di attesa.



Vital Dent, Idea Sorriso, Clinica Baviera, Istituto Helvetico Sanders, costituiscono solo una selezione delle insegne che oggi movimentano il "retail della salute". I vantaggi di una rete (per aziende e consumatori) finalmente approdano nel comparto healthcare. Riconoscibilità dell'insegna, capillarità (area su cui si sta investendo notevolmente), prezzi chiari (inferiori ai competitor indipendenti), atmosphere: gli attributi di una value proposition differenziante. La contrazione economica ha cambiato il sistema di preferenze della popolazione economica: il professionista ora vede migrare i suoi pazienti verso altre "healthcare solution" che non sono semplicemente low-cost.

lunedì 24 ottobre 2011

Ryanair: la rigidità penalizza la customer experience

Le compagnie aeree low cost hanno rivoluzionato il modo di viaggiare, allargando la base di fruitori. Il gap di potenziale è stato ridotto e nuovi target hanno "spiccato il volo". La convenienza economica alla base della loro value proposition ha attratto anche soggetti "fedeli" alle compagnie di bandiera.




Ryanair è il leader in questo comparto. Nella sua evoluzione però le regole sono aumentate e lo stress per il viaggiatore si è innalzato in maniera esponenziale: restrizioni sul bagaglio a mano, pagamento del bagaglio imbarcato con tariffe differenziate per 15 kg ed 20 kg, assicurazione e così via. Il bagaglio per chi viaggia con Ryanair costituisce un problema. Quando ai controlli di sicurezza per un bagaglio a mano di 10,5 kg (con un lkimite di 10 kg) ci si sente dire "questa è da imbarcare: 40 euro da pagare al check-in", l'esperienza del viaggiatore diventa negativa. A quel punto si aprono i trolley e si cerca di indossare tutto il "mettibile", riempiendo le tasche in maniera esagerata. Tutti sono consapevoli, però, che dopo i controlli tutto ritornerà nei bagagli a mano come prima. Si percepisce la presa in giro. La situazione non cambia per i bagagli da imbarcare: si è costretti ad intraprendere "traslochi" tra valigie nel mezzo dell'aeroporto anche per un solo kg di eccedenza (senza considerare che l'altro bagaglio imbarcato è al di sotto dei limiti).

sabato 13 agosto 2011

Orio al Serio: il brutto anatroccolo vola

Arrivi e partenze a Milano; gente che va e gente che torna nella città italiana degli affari: c'è chi viaggia per lavoro, chi prende un aereo per ragioni vacanziere: tutti spiccano il volo.


Il concetto di low cost ha reso accessibile l'aereo a nuovi segmenti di popolazione, generando allo stesso tempo un cambiamento nei comportamenti di chi già viaggiava. Il "risparmio aereo" tocca anche manager e grandi aziende che in un'ottica di saving puntano sul low cost. Si orientano su questo stile di viaggio anche i cosiddetti viaggiatori esperti che riescono così a partire più spesso.