martedì 10 ottobre 2017

La forza dei video su Facebook: brand engagement senza se e senza ma

Districarsi nel cangiante mondo di Facebook può causare parecchi mal di testa. Un concentrato di evoluzioni: da una parte le continue novità proposte dal social network più famoso; dall’altra nuovi comportamenti dei consumatori finali a tutti i livelli (acquisto, interazione, engagement); nel mezzo le aziende che cercano anch’esse di adattare le proprie tattiche a questo scenario. Saper fare marketing e saper fare marketing su Facebook non sono necessariamente cose coincidenti. Un’infografica di Ignite aiuta a sbrogliare la matassa. Avendo analizzato 18.000 post di 30 brand negli anni 2015 e 2016, sono stati interpretati i dati di engagement. I video vincono a mani basse, con percentuali alimentate anche dalle evoluzioni della piattaforma. Se la qualità dell’engagement passa attraverso i video, però, l’ampiezza dell’audience è un’altra storia, fatta di campagne sponsorizzate.




martedì 18 luglio 2017

Estate: è tempo di repliche... anche pubblicitarie

Non bastava la carenza di offerta televisiva dei mesi estivi, non era sufficiente la lunga serie di repliche che le varie reti offrono per riempire spazi lasciati scoperto dai pilastri delle stagioni che contano. Ci si mette anche la pubblicità a riproporre una minestra riscaldata, che con la calura del periodo non si sposa affatto. E soprattutto quando è il prodotto principe dell'estate (il gelato) a proporre cose già viste, la sorpresa (negativa) aumenta. Algida ripropone lo spot dello scorso anno, cambiandone la colonna sonora: Fedez e J-Ax lasciano il posto a Tiziano Ferro col suo "Lento Veloce", ma la sostanza non cambia. Non basta presentare in chiusura le sue nuove versioni Veggy e gluten free.  Anche Sammontana per l'ennesima stagione ripropone, con qualche aggiustamento, il suo spot basato su un misto di poesia e flusso di coscienza, attingendo dai social. Sempre poetico, ma ormai scontato.

giovedì 16 febbraio 2017

Perché Sanremo è Sanremo? Perché piace

Criticato e ostracizzato, il Festival di Sanremo sopravvive florido. Condannato ogni anno all'ultima edizione, risorge costantemente perché gli italiani senza il Festival forse non si sentono tali. Démodé e popolare, Sanremo non accenna a crollare; al contrario gli ascolti confermano che l'Italia (forse) non può fare a meno della sua settimana festivaliera. I gruppi di ascolto rinascono per criticare e giudicare: come durante i Mondiali di Calcio, diventiamo tutti esperti di musica e spettacolo. Siamo arrivati al momento nel quale vale la pena inquadrare deinitivamente il Festival come un momento nazionàl-popolare, iconico, storico che, in quanto tale, non può essere messo in discussione ogni anno. Il format può essere sicuramente rinnovato (e a ben guardare, la trasformazione è stata profonda negli ultimi 15 anni), ma l'istituzione non può mancare.

lunedì 6 febbraio 2017

Social influence al femminile: l'impatto sugli acquisti

La scelta di un prodotto è sempre più influenzata da input vari che lo shopper riceve durante il percorso di acquisto. Aumentano esponenzialmente le occasioni per "informarsi" su un prodotto/servizio prima di sceglierlo. Tanti touch point che possono accelerare o bloccare l'acquisto. Le recensioni sui prodotti giocano un ruolo fondamentale. Una ricchissima infografica di Influenster analizza l'impatto proprio delle review sulle scelte di acquisto del target femminile. Review e Instagram fanno la differenza soprattutto sulla categoria Beauty & Wellness. Elettronica e Fashion salgono sul podio delle categorie più influenzate dalle review. Cambiano i modelli di consumo, ma ancor prima quelli di acquisto e non sono solo le donne a "dipendere" dalle review. Il ruolo di Tripadvisor lo dimostra; le recensioni su Booking.com lo confermano. Siamo tutti alla ricerca di conferme per ridurre l'incertezza di un acquisto.

venerdì 20 gennaio 2017

Il recupero del carrello abbandonato... #nevergiveup

Nel mondo dell'E-commerce, un carrello abbandonato prima della finalizzazione dell'acquisto va visto come un'opportunità. Un cliente che ha lasciato a metà un processo di acquisto, non lo ha accantonato del tutto. Nel momento in cui un buyer aggiunge un prodotto al carrello ha già smarcato tante fasi del purchase process, avvicinandosi psicologicamente a quella referenza. Lasciare un carrello pending può derivare da diverse ragioni: mancanza di tempo, necessità di pensarci su, bisogno di valutare l'acquisto con altre persone.



giovedì 19 gennaio 2017

Il Centro-Italia non si arrende

Gli ultimi giorni per il Centro-Italia sono stati durissimi: gelo, neve, valanghe e terremoti non hanno risparmiato colpi profondi a popolazioni già ferite e scosse, ma sempre pronte a lottare e rialzarsi. L'informazione ed i media hanno un ruolo fondamentale nel tutelare e proteggere queste zone, accantonando la caccia al titolo ad effetto per badare e comunicare la sostanza. I media hanno una responsabilità nei confronti delle popolazioni colpite e del resto del Mondo che legge quelle notizie e che sulla base di quelle notizie attiva i propri comportamenti.

mercoledì 18 gennaio 2017

Workspace: il complesso equilibrio di persone, lavori e spazi

La definizione degli spazi lavorativi richiede riflessioni importanti poiché molteplici sono gli elementi di eterogeneità. In primo luogo vanno considerate le caratteristiche personali che determinano tendenzialmente 3 cluster di persone: gli "eremiti" che hanno bisogno di lavorare da soli, in uno spazio isolato per concentrarsi e produrre; gli "animali sociali" che negli open space si trovano a proprio agio, avendo bisogno della dimensione sociale per essere appagati; gli "alienati" capaci di isolarsi e concentrarsi in qualsiasi contesto, noncuranti dell'ambiente circostante.

martedì 17 gennaio 2017

Visual content: un passaggio obbligato per il successo digitale

I contenuti con una componente visual hanno un impatto differente sugli utenti: l'engagement risulta notevolmente più elevato. I digital marketer hanno preso consapevolezza di questa necessità. I dati dell'infografica di Venngage lo dimostrano. Foto, infografiche e video scandiscono la content agenda: l'ordine di investimento è esattamente questo. Le foto attinte dagli "stock" dedicati rappresentano la strada più semplice per essere "visual", ma anche la meno efficace: infografiche e video richiedono tempo e denaro. Nonostante la rilevanza percepita di sviluppare visual content, i manager dichiarano di investire poco tempo e poco budget alla loro generazione, troppo poco. La necessità rilevata non va di pari passo con le scelte aziendali. Un gap da colmare.

mercoledì 11 gennaio 2017

Una scaletta traballante per un Renato Zero in grande forma: #Alt

Esprimere un giudizio obiettivo su Renato Zero è per me quasi impossibile: coinvolgimento e ricordi mettono a dura prova la mia lucidità. La musica è però fatta di emozioni personali e questo post vuole sintetizzare il mio punto di vista sulla tappa milanese del tour Alt di Renato Zero. Il concerto di ieri sera ha avuto tante luci, peraltro bellissime, ma anche più di qualche ombra. Il cantautore romano potrebbe cantare qualsiasi testo e renderlo magico: capacità interpretativa e forza vocale conquistano dalle prime note il pubblico ed anche ieri sera la magia si è ripetuta. Luci fantastiche ed una scenografia industriale facevano da sfondo ad uno spettacolo potenzialmente perfetto. Renato Zero ha aperto la serata al Mediolanum Forum di Assago con "Niente trucco stasera": esattamente come faceva nei concerti più riusciti della sua carriera. Un attore intervallava le canzoni con interventi più o meno brevi raccontando il suo viaggio a Zerolandia ed il pensiero Di Zerothustra, consentendo allo stesso tempo i numerosi cambi d'abito che hanno scandito l'intero spettacolo. Il coro dei Neri per caso impreziosiva le performance che gradualmente scaldavano il pubblico. Sulle note di Cercami (e appena dopo) qualcosa si è rotto. La canzone che negli Anni '90 aveva decretato il rilancio di Renato Zero ha proiettato gli spettatori nella vera Zerofollia: tutti cantavano e capivano che il concerto stava entrando nel vivo. Purtroppo una falsa sensazione: dopo qualche secondo infatti la crescita emozionale è stata distrutta dall'ingresso in scena di Sal Da Vinci con un'esibizione da solista. Un vero e proprio colpo al cuore per i sorcini: l'artista napoletano non regge il confronto con Renato Zero. Stile e capacità interpretativa risultano evidentemente inferiori. Fortunatamente Elio e le Storie Tese in un duetto ironico con il padrone di casa sulle note di De Andrè fanno risalire il livello dello spettacolo. Ancora una volta però l'esibizione dei Neri per Caso (senza Zero) riduce il coinvolgimento del Forum gremito. Si arriva così ad una pausa di 15 minuti con l'amaro in bocca.