L'advertising delle ultime settimane è invaso da comunicazioni emozionali: i profumi hanno monopolizzato gli spazi pubblicitari. L'edonismo e la cura della persona sono i comuni denominatori della pubblicità pre-natalizia. In un'arena dominata da modelle e messaggi ad alto impatto emotivo, spicca la comunicazione di Piazza Italia. Il brand di abbigliamento ha già da tempo assunto un posizionamento "prossimo" (dal punto di vista empatico) ai consumatori.
venerdì 21 dicembre 2012
mercoledì 19 dicembre 2012
Un Natale superlativo per Vodafone
Il mondo della telefonia è uno dei più vivaci dal punto di vista della comunicazione. Vodafone rappresenta un benchmark in questo comparto. Ha abbandonato per prima l'ironia, puntando sull'emozione, quando tutti puntavano (e lo fanno tuttora suo comici). È ritornata sulla "simpatia" con un orso (Bruno) che sta assumendo sempre più il ruolo del personaggio. Un vero e proprio tormentone. Per Natale Vodafone sceglie allora di aumentare il potere mediatico di Bruno, affiancandolo ad Elio e le Storie Tese. Una combinazione esplosiva per gli auguri natalizi firmati Vodafone.
lunedì 17 dicembre 2012
Sky sponsorizza il product placement
La familiarità dei format Sky con il product/brand placement non è una novità. I programmi di maggior successo targati Sky costituiscono oggi una vetrina "evoluta" per posizionare un prodotto o un marchio. Lo hanno fatto Panasonic, Giochi Preziosi, Franciacorta Outlet Village (e così via) con The Apprenctice; lo ha fatto Enel con X Factor. È ora il turno dei brand che scendono in campo per MasterChef (la seconda edizione italiana).
giovedì 13 dicembre 2012
Il boomerang dell'incoerenza ideologica web based
Politica e coerenza non vanno di pari passo negli ultimi anni in Italia. I cittadini sono alla ricerca di novità. La corrente berlusconiana continua sulla centralità dell'ex Presidente del Consiglio; il centro-sinistra ha invece visto la crescita del fenomeno Renzi. Il vero nuovo fenomeno della politica italiana (almeno fino a qualche tempo fa) era però rappresentato dal MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo. I presupposti ideologici per una svolta c'erano tutti: tutti annunciavano la nuova figura politica come la sorpresa delle prossime politiche. La bolla di sapone però è svanita subito.
Da una puntata di Piazza Pulita è iniziata una graduale schizofrenia del MoVimento 5 Stelle e, soprattutto, del suo leader. La vecchia logica partitica ha coinvolto anche il partito di Grillo. Nessuna apertura alle critiche: solo autoreferenzialismo. Una prospettiva "o con me o contro di me", esente da qualsiasi dialogo costruttivo. Il sostanziale flop delle primarie sul web ha accentuato le incoerenze del movimento. 32.000 elettori sono oggettivamente poca cosa: le attese erano ben più elevate alla luce anche dell'assenza di barriere per la votazione web. Gli scarsi risultati delle primarie, unite alle critiche mosse da alcuni attivisti, hanno fatto poi esplodere Grillo. Dichiarazioni dettate più dalla "pancia" e dal protagonismo che dalla ratio. I presupposti della fiducia per i cittadini sono venuti meno, l'incoerenza di una finta democrazia è palese: quando le attese sono alte, la delusione è ancor più scottante.
Da una puntata di Piazza Pulita è iniziata una graduale schizofrenia del MoVimento 5 Stelle e, soprattutto, del suo leader. La vecchia logica partitica ha coinvolto anche il partito di Grillo. Nessuna apertura alle critiche: solo autoreferenzialismo. Una prospettiva "o con me o contro di me", esente da qualsiasi dialogo costruttivo. Il sostanziale flop delle primarie sul web ha accentuato le incoerenze del movimento. 32.000 elettori sono oggettivamente poca cosa: le attese erano ben più elevate alla luce anche dell'assenza di barriere per la votazione web. Gli scarsi risultati delle primarie, unite alle critiche mosse da alcuni attivisti, hanno fatto poi esplodere Grillo. Dichiarazioni dettate più dalla "pancia" e dal protagonismo che dalla ratio. I presupposti della fiducia per i cittadini sono venuti meno, l'incoerenza di una finta democrazia è palese: quando le attese sono alte, la delusione è ancor più scottante.
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mercoledì 12 dicembre 2012
La teoria degli insiemi in pubblicità
È difficile stupire in pubblicità. Va sempre gestito l'antico trade-off tra ricchezza informativa e comprensibilità del messaggio. Al crescere del numero di stimoli inviati al destinatario, diminuisce l'efficacia complessiva del messaggio. Il nuovo trend della comunicazione è infatti focalizzato su semplicità ed immediatezza. Apple fa scuola e i creativi colgono la sfida. Capita così di osservare messaggi che spiazzano per la loro essenzialità. È il caso di Speck: produttore di cover per smartphone e tablet.
martedì 11 dicembre 2012
Uniqlo: tecnologia e atmosphere
L'innovazione nel retail è un driver di differenziazione potente. Il prodotto senza retail è nulla. La sua rilevanza è discriminante per la piena manifestazione del potenziale del prodotto. Uniqlo utilizza in maniera acuta le leve della distribuzione.
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lunedì 3 dicembre 2012
Il caffè si prende tra product placement e co-branding
Il consumo di caffé a casa ha vissuto notevoli trasformazioni nel recente passato. Nespresso ha creato un nuovo mercato. I maggiori produttori di caffè non si sono potuti tirare indietro: in primis Lavazza. Il business non é legato più al solo caffè, a quelle capsule oggi vendute più come gioielli che come contenitori di caffè. L'attenzione è rivolta all'intera stringa: dalla tazzina al portacapsule, dalla macchina per il caffè allo zucchero. Nespresso è stata maestra su questo fronte e Lavazza si trova a dover rincorrere.
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