Gli Opinion Leader esistono da sempre: esistevano nei tradizionali paesini, affermando i ruoli del medico, del parroco, del farmacista e del dottore; esistono nell'offline, enfatizzando il ruolo dei gruppi sociali; esistono nell'online, consacrando i social influencer. Gli influenzatori online costiuiscono un target importante per brand e aziende, potenziali ambasciatori, canali accreditati per ridurre il time to market di idee, prodotti e servizi. Buzzoole coglie pienamente questa opportunità, profilando gli user in termini di "influence" e offrendo ai brand la possibilità di attivare gli influencer (classificati in diversi segmenti) per perseguire gli obiettivi aziendali attraverso la community. Una piattaforma digitale che mette insieme domanda e offerta, remunerando (attraverso gift) gli influencer che si "spendono" per un determinato brand. Tutto parte dall'iscrizione degli utenti e dall'autorizzazione a mappare i propri profili social (Facebook e Twitter) ed il proprio blog. Buzzoole analizza i profili e realizza un report per ciascun utente, misurando il potenziale di influenza su diverse dimensioni: Tecnologia, Business, Fashion, Leisure, Media, Politica, Società e Sport. Ogni campagna, sulla base del budget definito dall'azienda, coinvolge gli influencer più forti su un determinato argomento, facilitando la vita dei marketer.
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giovedì 12 febbraio 2015
Buzzoole: misura la tua influenza online
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giovedì 4 aprile 2013
Ryanair "ci" manda tutti a casa
La satira politica è entrata prepotentemente nella comunicazione pubblicitaria. Parodie ed allusioni più o meno velate costituiscono un elemento ricorrente della comunicazione contemporanea. Ryanair non è certo nuova a questa tipologia di trovate, ma non si stanca mai di stupire i propri clienti. Arriva così la promozione: "Perché non andate tutti a casa? O dove vi pare!".
martedì 5 febbraio 2013
In politica come al supermercato: promozioni elettorali
Nel retailing è uno strumento consolidato: la promozione è una strada per aumentare il traffico all'interno del punto vendita, favorire il cross-selling e l'up-selling. Può riguardare in maniera diretta il prezzo o far riferimento a regali, premi che non impattano sul prezzo pagato dal cliente finale. In tempo di crisi la promozione di prezzo è estremamente gettonata. Non solo in GDO. La politica si è impossessata infatti delle tecniche promozionali, proprie delle attività commerciali. Siamo quindi in piena promozione elettorale.
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lunedì 4 febbraio 2013
Ceres si politicizza
Le tendenza politica di un'azienda o di un brand può essere più o meno evidente. Ci sono imprenditori che scendono in campo nella battaglia politica, dirittamente o indirettamente; ci sono aziende che invece si "nascondono", celando le proprie simpatie politiche. Ci sono poi marchi che scelgono di partecipare alla campagna elettorale, non "candidandosi", ma comunicando agli elettori/consumatori. Così Ceres, il celebre marchio di birra, invita i giovani ad un atto di responsabilità civica.
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giovedì 13 dicembre 2012
Il boomerang dell'incoerenza ideologica web based
Politica e coerenza non vanno di pari passo negli ultimi anni in Italia. I cittadini sono alla ricerca di novità. La corrente berlusconiana continua sulla centralità dell'ex Presidente del Consiglio; il centro-sinistra ha invece visto la crescita del fenomeno Renzi. Il vero nuovo fenomeno della politica italiana (almeno fino a qualche tempo fa) era però rappresentato dal MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo. I presupposti ideologici per una svolta c'erano tutti: tutti annunciavano la nuova figura politica come la sorpresa delle prossime politiche. La bolla di sapone però è svanita subito.
Da una puntata di Piazza Pulita è iniziata una graduale schizofrenia del MoVimento 5 Stelle e, soprattutto, del suo leader. La vecchia logica partitica ha coinvolto anche il partito di Grillo. Nessuna apertura alle critiche: solo autoreferenzialismo. Una prospettiva "o con me o contro di me", esente da qualsiasi dialogo costruttivo. Il sostanziale flop delle primarie sul web ha accentuato le incoerenze del movimento. 32.000 elettori sono oggettivamente poca cosa: le attese erano ben più elevate alla luce anche dell'assenza di barriere per la votazione web. Gli scarsi risultati delle primarie, unite alle critiche mosse da alcuni attivisti, hanno fatto poi esplodere Grillo. Dichiarazioni dettate più dalla "pancia" e dal protagonismo che dalla ratio. I presupposti della fiducia per i cittadini sono venuti meno, l'incoerenza di una finta democrazia è palese: quando le attese sono alte, la delusione è ancor più scottante.
Da una puntata di Piazza Pulita è iniziata una graduale schizofrenia del MoVimento 5 Stelle e, soprattutto, del suo leader. La vecchia logica partitica ha coinvolto anche il partito di Grillo. Nessuna apertura alle critiche: solo autoreferenzialismo. Una prospettiva "o con me o contro di me", esente da qualsiasi dialogo costruttivo. Il sostanziale flop delle primarie sul web ha accentuato le incoerenze del movimento. 32.000 elettori sono oggettivamente poca cosa: le attese erano ben più elevate alla luce anche dell'assenza di barriere per la votazione web. Gli scarsi risultati delle primarie, unite alle critiche mosse da alcuni attivisti, hanno fatto poi esplodere Grillo. Dichiarazioni dettate più dalla "pancia" e dal protagonismo che dalla ratio. I presupposti della fiducia per i cittadini sono venuti meno, l'incoerenza di una finta democrazia è palese: quando le attese sono alte, la delusione è ancor più scottante.
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venerdì 20 aprile 2012
Non avere risposte o possedere solo quelle sbagliate: cosa è meglio?
La politica italiana è allo sbando. La delega al governo tecnico ha esonerato i partiti dai propri compiti. I tecnici devono realizzare ciò che in passato non è stato fatto. In un Paese in cui il malcontento serpeggia e si alimenta in maniera viziosa, si alzano i dissidenti dalle fattezze demagogiche e populiste. Il Movimento 5 Stelle di Grillo rientra in questa fattispecie.
I partiti tradizionali hanno le risposte sbagliate per il nostro Paese; il comico genovese non le ha e questo fa meno paura agli italiani rispetto alla "storica" politica. Grillo non sa come risolvere i problemi economici e come regolare in maniera sostenibile il mercato del lavoro; i consensi però crescono ed i "grillini" aumentano esponenzialmente. In realtà i militanti del Movimento 5 Stelle vanno distinti da Grillo. Il secondo è infatti un testimonial, un "tramite" dei primi che coniugano ideali e pragmatismo. Grillo è il marketing del Movimento.
I partiti tradizionali hanno le risposte sbagliate per il nostro Paese; il comico genovese non le ha e questo fa meno paura agli italiani rispetto alla "storica" politica. Grillo non sa come risolvere i problemi economici e come regolare in maniera sostenibile il mercato del lavoro; i consensi però crescono ed i "grillini" aumentano esponenzialmente. In realtà i militanti del Movimento 5 Stelle vanno distinti da Grillo. Il secondo è infatti un testimonial, un "tramite" dei primi che coniugano ideali e pragmatismo. Grillo è il marketing del Movimento.
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mercoledì 12 ottobre 2011
5° Consumer & Retail Summit: Economia che vuol far politica
Il Gruppo24Ore ieri ha ospitato a Milano il 5° Consumer & Retail Summit, presentando, nella prima iniziale della giornata, contenuto lontani dal suo DNA. La politica è entrata prepotentemente nelle prime testimonianze e tavole rotonde. Pur non essendo presenti esponenti politici, i referenti istituzionali di industria e distribuzione non hanno certo indugiato nell'attaccare l'attuale sistema politico e proporre vie alternative di sviluppo.
La situazione dello scenario economico del nostro Paese è talmente "allarmante" da dover essere inevitabilmenete considerata in ogni discussione. Si è parlato di rabbia, scioperi della distribuzione, presa di posizione e coscienza sociale. La classe economica ha manifestato la necessità di pressare la politica affinchè si dia ascolto ed attuazione a proposte fattive per l'economia italiana, oltre ad auspicare un rinnovamento radicale del mondo politico.
La situazione dello scenario economico del nostro Paese è talmente "allarmante" da dover essere inevitabilmenete considerata in ogni discussione. Si è parlato di rabbia, scioperi della distribuzione, presa di posizione e coscienza sociale. La classe economica ha manifestato la necessità di pressare la politica affinchè si dia ascolto ed attuazione a proposte fattive per l'economia italiana, oltre ad auspicare un rinnovamento radicale del mondo politico.
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