Districarsi nel cangiante mondo di Facebook può causare parecchi mal di testa. Un concentrato di evoluzioni: da una parte le continue novità proposte dal social network più famoso; dall’altra nuovi comportamenti dei consumatori finali a tutti i livelli (acquisto, interazione, engagement); nel mezzo le aziende che cercano anch’esse di adattare le proprie tattiche a questo scenario. Saper fare marketing e saper fare marketing su Facebook non sono necessariamente cose coincidenti. Un’infografica di Ignite aiuta a sbrogliare la matassa. Avendo analizzato 18.000 post di 30 brand negli anni 2015 e 2016, sono stati interpretati i dati di engagement. I video vincono a mani basse, con percentuali alimentate anche dalle evoluzioni della piattaforma. Se la qualità dell’engagement passa attraverso i video, però, l’ampiezza dell’audience è un’altra storia, fatta di campagne sponsorizzate.
Emanuele Acconciamessa
Il blog di Emanuele Acconciamessa
martedì 10 ottobre 2017
La forza dei video su Facebook: brand engagement senza se e senza ma
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martedì 18 luglio 2017
Estate: è tempo di repliche... anche pubblicitarie
Non bastava la carenza di offerta televisiva dei mesi estivi, non era sufficiente la lunga serie di repliche che le varie reti offrono per riempire spazi lasciati scoperto dai pilastri delle stagioni che contano. Ci si mette anche la pubblicità a riproporre una minestra riscaldata, che con la calura del periodo non si sposa affatto. E soprattutto quando è il prodotto principe dell'estate (il gelato) a proporre cose già viste, la sorpresa (negativa) aumenta. Algida ripropone lo spot dello scorso anno, cambiandone la colonna sonora: Fedez e J-Ax lasciano il posto a Tiziano Ferro col suo "Lento Veloce", ma la sostanza non cambia. Non basta presentare in chiusura le sue nuove versioni Veggy e gluten free. Anche Sammontana per l'ennesima stagione ripropone, con qualche aggiustamento, il suo spot basato su un misto di poesia e flusso di coscienza, attingendo dai social. Sempre poetico, ma ormai scontato.
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giovedì 16 febbraio 2017
Perché Sanremo è Sanremo? Perché piace
Criticato e ostracizzato, il Festival di Sanremo sopravvive florido. Condannato ogni anno all'ultima edizione, risorge costantemente perché gli italiani senza il Festival forse non si sentono tali. Démodé e popolare, Sanremo non accenna a crollare; al contrario gli ascolti confermano che l'Italia (forse) non può fare a meno della sua settimana festivaliera. I gruppi di ascolto rinascono per criticare e giudicare: come durante i Mondiali di Calcio, diventiamo tutti esperti di musica e spettacolo. Siamo arrivati al momento nel quale vale la pena inquadrare deinitivamente il Festival come un momento nazionàl-popolare, iconico, storico che, in quanto tale, non può essere messo in discussione ogni anno. Il format può essere sicuramente rinnovato (e a ben guardare, la trasformazione è stata profonda negli ultimi 15 anni), ma l'istituzione non può mancare.
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lunedì 6 febbraio 2017
Social influence al femminile: l'impatto sugli acquisti
La scelta di un prodotto è sempre più influenzata da input vari che lo shopper riceve durante il percorso di acquisto. Aumentano esponenzialmente le occasioni per "informarsi" su un prodotto/servizio prima di sceglierlo. Tanti touch point che possono accelerare o bloccare l'acquisto. Le recensioni sui prodotti giocano un ruolo fondamentale. Una ricchissima infografica di Influenster analizza l'impatto proprio delle review sulle scelte di acquisto del target femminile. Review e Instagram fanno la differenza soprattutto sulla categoria Beauty & Wellness. Elettronica e Fashion salgono sul podio delle categorie più influenzate dalle review. Cambiano i modelli di consumo, ma ancor prima quelli di acquisto e non sono solo le donne a "dipendere" dalle review. Il ruolo di Tripadvisor lo dimostra; le recensioni su Booking.com lo confermano. Siamo tutti alla ricerca di conferme per ridurre l'incertezza di un acquisto.
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venerdì 20 gennaio 2017
Il recupero del carrello abbandonato... #nevergiveup
Nel mondo dell'E-commerce, un carrello abbandonato prima della finalizzazione dell'acquisto va visto come un'opportunità. Un cliente che ha lasciato a metà un processo di acquisto, non lo ha accantonato del tutto. Nel momento in cui un buyer aggiunge un prodotto al carrello ha già smarcato tante fasi del purchase process, avvicinandosi psicologicamente a quella referenza. Lasciare un carrello pending può derivare da diverse ragioni: mancanza di tempo, necessità di pensarci su, bisogno di valutare l'acquisto con altre persone.
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giovedì 19 gennaio 2017
Il Centro-Italia non si arrende
Gli ultimi giorni per il Centro-Italia sono stati durissimi: gelo, neve, valanghe e terremoti non hanno risparmiato colpi profondi a popolazioni già ferite e scosse, ma sempre pronte a lottare e rialzarsi. L'informazione ed i media hanno un ruolo fondamentale nel tutelare e proteggere queste zone, accantonando la caccia al titolo ad effetto per badare e comunicare la sostanza. I media hanno una responsabilità nei confronti delle popolazioni colpite e del resto del Mondo che legge quelle notizie e che sulla base di quelle notizie attiva i propri comportamenti.
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mercoledì 18 gennaio 2017
Workspace: il complesso equilibrio di persone, lavori e spazi
La definizione degli spazi lavorativi richiede riflessioni importanti poiché molteplici sono gli elementi di eterogeneità. In primo luogo vanno considerate le caratteristiche personali che determinano tendenzialmente 3 cluster di persone: gli "eremiti" che hanno bisogno di lavorare da soli, in uno spazio isolato per concentrarsi e produrre; gli "animali sociali" che negli open space si trovano a proprio agio, avendo bisogno della dimensione sociale per essere appagati; gli "alienati" capaci di isolarsi e concentrarsi in qualsiasi contesto, noncuranti dell'ambiente circostante.
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