giovedì 2 agosto 2012

La trasformazione low cost del mobile

Il concetto di low cost è direttamente associato a Ryanair che per prima ha introdotto questo business model nel mercato. Dal trasporto aereo all'abbigliamento, le aziende low cost si sono diffuse ed affermate in molti settori. Il comparto della telefonia mobile era rimasto finora indenne dall'epidemia low cost. La "patologia" è però alle porte e dal prossimo autunno sprigionerà la sua forza commerciale. In un mercato in cui i big player hanno lavorato sulla convenienza più che sul low cost, le dinamiche competitive stanno per mutare. È Bip Mobile l'azienda della rivoluzione. Fabrizio Bona, ex Vodafone, Wind e Tim, lancia questo nuovo progetto.


"Back to basics": sostanzialmente è questo il pensiero alla base della nuova value proposition. Solo traffico voce ed sms, una sola tariffa "molto ma molto economica", tecnologia UMTS. Un payoff di jobsiana memoria: "be smart, be bip people". Bip Mobile si appresta a cambiare radicalmente le dinamiche competitive di un mercato dominato da Vodafone, Tim e Wind, con 3 sempre in affanno. Ci saranno fenomeni importanti di migration, favorite dall'attuale tensione economica. La fascia di popolazione che utilizza il telefonino e non lo smartphone (pur possedendolo), per cui il bisogno principale è quello di chiamare/ricevere chiamate e scrivere sms, avrà una nuova opzione. Non è un'offerta attrattiva per tutti. Il ruolo assegnato dallo user al traffico dati è una variabile discriminante per individuare le potenziali "bip people". Non tutte saranno però così disponibili ad abbandonare gli operatori storici. Si prospettano tempi di competizione serrata nel nome della customer retention/acquisition. I mesi caldi arriveranno in autunno.

Nessun commento:

Posta un commento