sabato 13 agosto 2011

Orio al Serio: il brutto anatroccolo vola

Arrivi e partenze a Milano; gente che va e gente che torna nella città italiana degli affari: c'è chi viaggia per lavoro, chi prende un aereo per ragioni vacanziere: tutti spiccano il volo.


Il concetto di low cost ha reso accessibile l'aereo a nuovi segmenti di popolazione, generando allo stesso tempo un cambiamento nei comportamenti di chi già viaggiava. Il "risparmio aereo" tocca anche manager e grandi aziende che in un'ottica di saving puntano sul low cost. Si orientano su questo stile di viaggio anche i cosiddetti viaggiatori esperti che riescono così a partire più spesso.


Linate fino a qualche anno fa era l'unico simbolo della vita aerea meneghina. Poi si è affacciato l'aeroporto di Malpensa sul panorama competitivo. Si prospettavano sviluppi portentosi, tanto da presentarlo come il primo hub aereo italiano ed europeo. Sulle aspettative disattese di Malpensa sono state scritte montagne di parole. Nessuno però prevedeva una crescita così sostenuta dell'aeroporto di Bergamo.

E' Orio al Serio la sorpresa della mobilità aerea milanese: gli utenti aumentano costantemente. Ryanair ha determinato il successo di questo polo. Nuove compagnie lanciano voli su questo scalo, un nuovo layout accoglie i viaggiatori: pareti bianche con la riproduzione di bar code con tinte tenui, parquet ed una shopping area più accogliente. McDonald's, Panino Giusto, Boggi, Carpisa, Areonautica Militare, Conte of Florence: alcune delle insegne presenti nell'aeroporto che partendo da un infrastruttura spartana e' oggi in via di sviluppo, perseguendo un posizionamento sempre più lontano dal low cost perché chi viaggia low cost non ha uno stile di vita low cost.

Nessun commento:

Posta un commento