lunedì 1 agosto 2011

Apple Store: si respira aria di formazione

Nell'autunno del 2006 sono entrato per la prima volta in un Apple Store, a Montréal per la precisione, e ne sono rimasto conquistato. In quella stessa stagione, poi, il punto vendita di New York mi ha inebriato per il novero di significati che veicolava attraverso una store atmosphere innovativa: poco orientata alla vendita ed estremamente votata alla shopping experience.


Nel corso degli anni mi è capitato di visitare Apple Store in Spagna, Regno Unito, Germania, Italia e la sensazione è stata sempre la stessa: "questo è uno spazio per apprendere". Scaffali pieni di prodotti, cartelli promozionali, vetrine asettiche? Dimenticatele. La sales orientation di Apple non si declina così. L'azienda ha compreso che, per vendere i propri beni, c'è bisogno di interazione tra questi ed i potenziali user. Allora hanno fatto spazio ad ampi tavoli in legno su cui i visitatori possono testare i prodotti, comprenderne le potenzialità, ma anche le difficoltà di un sistema operativo su cui esistono molti pregiudizi e dubbi.


Sembra di essere in un'aula studio di un ateneo in cui tutti sono intenti a "studiare", con la possibilità di chiedere aiuto ai "professori" presenti nello store. E come in una grande Università c'è l’opportunità di intraprendere percorsi personalizzati di training, partecipare a workshop e pianificare un appuntamento al Genius Bar per il problem solving.

Apple dimostra come si venda di più, cercando di vendere meno: "Apple Store. Vieni per comprare. Torni per imparare"!

Nessun commento:

Posta un commento