Il valore di una marca ha generalmente come conseguenze il Net Promoter
Score, la disponibilità a pagare un premium price ed il riacquisto.
Spesso si è portati a pensare che questo paradigma sia valido solo per i
prodotti "consumer", ritenendo i farmaci su prescrizione esenti da tale
logica. In realtà nulla cambia: anche prescrittori e pazienti sviluppano
brand loyalty.
Il Sistema Sanitario Nazionale italiano vive un momento di forti
limitazioni economiche e la pressione sui costi è sensibile. Il cost
saving entra tuttavia spesso in conflitto con la fiducia riposta in un
farmaco/brand che porta il prescrittore a scegliere terapie più costose
in virtù di una migliore efficacia terapeutica. Laddove le patologie
sono estremamente complesse ed impattanti sulla qualità della vita del
paziente e i dati epidemiologici non sono "pandemici", il risparmio non
basta. In uno scenario fatto di generici e tagli, il brand è un'ancora
di salvezza.
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