giovedì 17 novembre 2011

Il reality cede il passo al varietà

Doveva arrivare Fiorello a tramortire il Grande Fratello. Il programma storico di Canale 5 è agonizzante da anni, anche se si è cercato sempre di nasconderne il declino: "la crisi non c'è" (per trovare un parallelismo con il palcoscenico della politica). Nel corso del tempo il Grande Fratello ha perso la sua attrattività. Il baratro è stato più volte evitato grazie ad una offerta concorrente solitamente mediocre e all'inserimento di nuovi "elementi di curiosità" in ogni edizione.



Dal tugurio ai sei mesi di reclusione, dalla coppia padre-figlia all'alto contenuto erotico, dal design della casa alle storie umane: non ci hanno risparmiato nulla, ma forse non è bastato ed ogni anno è necessario "rincarare la dose" in misura esagerata rispetto alla retention dei telespettatori. Il limite è stato raggiunto ed il pubblico medio italiano, scorgendo un'alternativa valida, sceglie altro: Fiorello.


Non si tratta semplicemente di un effetto sugli ascolti legato alla prima puntata. Il vento sta cambiando e gli ascolti di tutte le ultime edizioni dei reality lo dimostrano. L'offerta di qualità premia.

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