Doveva arrivare Fiorello a tramortire il Grande Fratello. Il programma
storico di Canale 5 è agonizzante da anni, anche se si è cercato
sempre di nasconderne il declino: "la crisi non c'è" (per trovare un
parallelismo con il palcoscenico della politica). Nel corso del tempo il
Grande Fratello ha perso la sua attrattività. Il baratro è stato più volte
evitato grazie ad una offerta concorrente solitamente mediocre e
all'inserimento di nuovi "elementi di curiosità" in ogni edizione.
Dal tugurio ai sei mesi di reclusione, dalla coppia padre-figlia
all'alto contenuto erotico, dal design della casa alle storie umane: non
ci hanno risparmiato nulla, ma forse non è bastato ed ogni anno è
necessario "rincarare la dose" in misura esagerata rispetto alla
retention dei telespettatori. Il limite è stato raggiunto ed il
pubblico medio italiano, scorgendo un'alternativa valida, sceglie altro: Fiorello.
Non si tratta semplicemente di un effetto sugli ascolti legato alla
prima puntata. Il vento sta cambiando e gli ascolti di tutte le ultime
edizioni dei reality lo dimostrano. L'offerta di qualità premia.
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