La crescente attenzione per la "Food/Kitchen tv" e' stata trattata in un post di
qualche tempo fa, ma all'epoca non era ancora apparso sui teleschermi
un nuovo player: MasterChef. Il format di importazione americana è
stupefacente: una soluzione intermedia tra il reality ed i programmi del
mezzogiorno, un mix di X Factor e La prova del cuoco, con una marcata
inclinazione all'alta cucina.
Il meccanismo è avvincente: Mistery box, Invention test, Prova in
esterna, Pressure test. Ogni puntata tiene incollato il telespettatore,
catturato e dalla suspense del gioco e dalla cultura culinaria erogata.
Il tutto è reso molto più "sapido" dai tre giudici: Carlo Cracco, Joe
Bastianich e Bruno Barbieri. Tre professionisti indiscussi che
prestano la loro esperienza (e talvolta la loro crudeltà) per un'armata
di aspiranti chef.
Il mix funziona alla perfezione. Sky però non è la sola ad
avvantaggiarsi di questo successo. La partecipazione dei tre giudici ha
un innegabile impatto sulla loro immagine, sul loro blasone e le guide
non resteranno certo insensibili. Possiamo parlare di "Chef placement".
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