L'epoca digitale permette alle notizie di fare il giro del mondo in pochi secondi. Condivisione globale e globali reazioni. Lo dimostra il "caso Barilla". È bastata un'intervista del Presidente Guido Barilla a La Zanzara di Radio24 (audio integrale). Ad una domanda sul perché l'azienda non avesse mai realizzato spot con protagonisti omosessuali, il Predidente ha risposto: "Non faremo pubblicità con omosessuali perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri". Un'affermazione che ha scatenato una vera e propria bufera social che si è abbattuta sul brand Barilla. Politici ed attivisti della comunità omosessuale hanno condannato la posizione di Barilla. È nato immediatamente l'hashtag #boicottabarilla. Tanti tweet, numerosissime foto polemiche, tanti commenti su Facebook. Tante condanne nazionali ed internazionali.
venerdì 27 settembre 2013
Guido Barilla scatena un putiferio: pasta di famiglia o pasta bigotta?
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mercoledì 25 settembre 2013
GetFit or GetFat? L'ironica campagna dei centri GetFit
I consumi legati al benessere sono anticiclici e crescono anche in questo momento di contrazione economica. Palestre e centri benessere appartengono indubbiamente a questa area del wellbeing. Un mondo prima composto da tante piccole palestre indipendenti ha fatto spazio a catene con posizionamenti differenti. La parte "bassa" del mercato è estremamente popolata. Le pressanti comunicazioni pubblicitarie testimoniano la ridondanza dell'offerta di benessere low cost. Vi sono poi player che invece hanno scelto un positioning differente.
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martedì 24 settembre 2013
Uno spot azzardato per Manzotin
La pubblicità deve stupire. Il consumatore deve essere rapito da un messaggio e attivare il suo comportamento di acquisto. Esiste però un sottile limite oltre il quale lo stupore si trasforma in diffidenza. Un eccesso comunicativo provoca tanti danni. Essere iperbolici determina l'insoddisfazione del cliente. Manzotin ha calcato troppo la mano con il nuovo spot. Affiancare una tartare ad una scatoletta di Manzotin è un puro sacrilegio. Un accostamento che aumenta l'avversione nei confronti di una categoria molto bersagliata da polemiche, scandali e boicottaggi. Una scelta completamente sbagliata che lavora su promesse che il brand non può mantenere: un vero suicidio.
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lunedì 23 settembre 2013
True Move H: lo spot che sta emozionando il mondo intero
Ci sono concept pubblicitari che coinvolgono, altri che sconvolgono. Uno sconvolgimento positivo, un impatto emotivo così forte da lasciare il cliente finale senza parole. Lo spot dell'azienda thailandese di telecomunicazioni True Move H appartiene proprio a questa categoria. Un video che sta spopolando sul web. Un vero gioeiello emotivo e semantico: "Dare è la migliore comunicazione". Un piccolo capolavoro pubblicitario.
venerdì 20 settembre 2013
I M-shopper non sono tutti uguali
Lo showrooming è ormai una realtà nei moderni comportamenti di acquisto. I consumatori che utilizzano le tecnologie mobile nei processi di acquisti non sono però un gruppo uniforme di persone. Esistono differenze che hanno permesso alla Columbia Business School di identificare cinque tipologie di end user che ricorrono al mobile nello shopping. Un'infografica stimolante per i retailer: esistono sempre dei cluster.
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martedì 17 settembre 2013
Self-marketing: le tracce online compromettono la ricerca di un postodi lavoro
Il web ed i social media hanno reso più complesso il marketing di sè stessi. I tanti canali, quasi completamente aperti, impongono un'attenta gestione dei contenuti personali online. La vita digitale è infatti un importante oggetto di indagine per i recruiter. Una recente ricerca di Jobvite ha dimostrato che oltre il 40% delle aziende ha cambiato idea sui potenziali candidati sulla base dei contenuti rintracciati nei loro profili sui social network. Un'infografica mostra alcune guideline per il content management del self-digital-marketing: i contenuti da evitare che generano reazioni negative nei selezionatori. La coerenza tra CV, contenuti online e persona è fondamentale.
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lunedì 16 settembre 2013
Kipsta: un cartone animato per la private label di Decathlon
Decathlon ha cambiato le logiche competitive dell'abbigliamento sportivo. A livello produttivo e distributivo, ha impattato fortemente sulle mappe percettive dei consumatori, alterando gli schemi cognitivi. Il sistema di private label, unito ad una innegabile capacità di fare retailing, ha avuto un ruolo determinante nel processo evolutivo del settore. Oggi l'insegna francese scende "in campo" nell'arena pubblicitaria, promuovendo il brand Kipsta.
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