mercoledì 9 gennaio 2013

Pubblicità comparativa allo stato puro

Sottolineare nella comunicazione i benefici del proprio prodotto rispetto alle referenze concorrenti è il sogno di tutte le aziende. Un desiderio normato e legalizzato dalla normativa sulla pubblicità comparativa. È possibile parlare dei prodotti concorrenti facendo riferimento a dati reali. Nel corso degli anni le forme di pubblicità comparativa si sono evolute, divenendo sempre più ficcanti e sempre meno markettare. Guardando i cartelloni pubblicitari in metropolitana, non ci si aspetta quindi di incontrare un messaggio così fortemente sbilanciato sulla comparazione.



Acqua Eva non si nasconde e mette in bianco su blu i propri numeri. Altezza della fonte, contenuto di sodio e residuo fisso: i parametri su cui si gioca la competizione. Tutti i principali brand di acqua naturale vengono chiamati in causa: Levissima, Vitasnella, Rocchetta, Panna. L'arena competitiva è completa. Il responso della comparazione sembra essere schiacciante. Acqua Eva "vince" su tutti i parametri. Il passante rimane però scettico rispetto alla veridicità dei dati. Non è forse il contesto più appropriato per comunicare quei valori. La loro analisi richiede un tempo che il pendolare cittadino non ha. Una comunicazione "orgogliosa" che richiede però più tempo e argomentazioni.

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