È la campagna elettorale del tempo dell'austerità. Dopo il governo tecnico tutti vogliono affermare il proprio rigore. I cartelloni elettorali confermano questa austerity orientation. Il grigio prevale e domina la scena. I messaggi sono netti e concisi. Comunicazioni asciutte con payoff ad effetto. È cambiata la comunicazione politica, ma non tutti l'hanno capito.
martedì 15 gennaio 2013
Election grey
La campagna elettorale è partita a suon di di interviste e apparizioni televisive. Nessuno si risparmia. La campagna elettorale più infuocata ed agguerrita degli ultimi anni. Un'arena in cui i player sono tanti; non tutti rappresentano una novità, ma la tensione alla vittoria è un comun denominatore. La spinta alle alleanze è quindi forsennata.
È la campagna elettorale del tempo dell'austerità. Dopo il governo tecnico tutti vogliono affermare il proprio rigore. I cartelloni elettorali confermano questa austerity orientation. Il grigio prevale e domina la scena. I messaggi sono netti e concisi. Comunicazioni asciutte con payoff ad effetto. È cambiata la comunicazione politica, ma non tutti l'hanno capito.
È la campagna elettorale del tempo dell'austerità. Dopo il governo tecnico tutti vogliono affermare il proprio rigore. I cartelloni elettorali confermano questa austerity orientation. Il grigio prevale e domina la scena. I messaggi sono netti e concisi. Comunicazioni asciutte con payoff ad effetto. È cambiata la comunicazione politica, ma non tutti l'hanno capito.
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