venerdì 3 febbraio 2012

Tim parla la lingua dei giovani

Spesso (forse troppo spesso) i messaggi pubblicitari si basano su un linguaggio estremamente lontano dal target di riferimento. Questa "distanza linguistica" determina una scarsa efficacia della comunicazione: la difficoltà nel recepire ed elaborare il messaggio, unita al rumore dei tempi moderni, genera uno scarsa attrattività per l'audience.


Per lanciare e promuovere la nuova tariffa Tim Young, l'azienda utilizza uno stile fresco e giovane. Mutuando il titolo del recente film di Francesco Bruni, Tim ricorre al termine "Scialla" (stai sereno) per la sua nuova offerta. Una scelta forte che esclude i meno giovani dalla piena comprensione del messaggio. Un esempio di comunicazione customizzata. Lo stile è quello giusto, coerente con il target di riferimento, in cui è il giovane al centro dell'attenzione.

2 commenti:

  1. Personalmente questa pubblicità la trovo un po' troppo "giovane di 40 anni". La mia sensazione è che il linguaggio utilizzato rappresenti più ciò che gli adulti pensano i teenager dicano, piuttosto che utilizzi il loro linguaggio.

    Probabilmente per comunicare ad un teenager di "Sciallare con TIM Young" poi la cartellonistica non è la scelta più indicata.

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    1. Sicuramente il termine "Scialla" è uno stereotipo; probabilmente un teenager utilizza anche altri sinonimi. TIM entra però in un percorso avviato qualche anno fa da Maria De Filippi (che lanciò un album del programma "Amici" con il titolo "Scialla"), rafforzato dal più recente film.

      "Scialla" forse rappresenta il lessico giovane "emerso". Si tratta di un livello di comunicazione ancora superficiale per TIM. Concordo con te sulla necessità di connotare il linguaggio in maniera più customer based.

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