Comunicare in tv costituisce uno sforzo economico significativo per
qualsiasi tipologia di azienda, in modo particolare per le piccole e
medie imprese. Realtà aziendali che ripongono grandissime aspettative
nella comunicazione televisiva, rappresentandola come un traguardo. Si
investono centinaia di migliaia di euro per realizzare uno spot ed
acquistare gli spazi pubblicitari più coerenti con il target di
riferimento, rimettendosi poi nelle mani dell'emittente televisiva.
E' la rete poi a costruire i blocchi pubblicitari, guardando agli
investimenti dei "committenti" più che alla coerenza dei messaggi
trasmessi all'interno di una pausa di "consigli per gli acquisti". Può
così capitare di vedere messaggi di prodotti concorrenti all'interno
dello stesso blocco pubblicitario o addirittura in sequenza. In questo
modo si disperde quasi interamente l'investimento aziendale: il
prodotto/brand non viene valorizzato in termini assoluti, viene messo in
competizione, si allarga l'insieme evocato per la categoria di
prodotto, si genera confusione. Quando la trasmissione è così
incoerente, è più efficace ed efficiente investire sul trade.
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