giovedì 2 febbraio 2012

Quando le emittenti televisive dissipano gli investimenti pubblicitari aziendali...

Comunicare in tv costituisce uno sforzo economico significativo per qualsiasi tipologia di azienda, in modo particolare per le piccole e medie imprese. Realtà aziendali che ripongono grandissime aspettative nella comunicazione televisiva, rappresentandola come un traguardo. Si investono centinaia di migliaia di euro per realizzare uno spot ed acquistare gli spazi pubblicitari più coerenti con il target di riferimento, rimettendosi poi nelle mani dell'emittente televisiva.


E' la rete poi a costruire i blocchi pubblicitari, guardando agli investimenti dei "committenti" più che alla coerenza dei messaggi trasmessi all'interno di una pausa di "consigli per gli acquisti". Può così capitare di vedere messaggi di prodotti concorrenti all'interno dello stesso blocco pubblicitario o addirittura in sequenza. In questo modo si disperde quasi interamente l'investimento aziendale: il prodotto/brand non viene valorizzato in termini assoluti, viene messo in competizione, si allarga l'insieme evocato per la categoria di prodotto, si genera confusione. Quando la trasmissione è così incoerente, è più efficace ed efficiente investire sul trade.

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