In un'arena televisiva estremamente conservativa, dove Rai e Mediaset non abbandonano il modello tradizionale di interazione con il pubblico e La7 prova ad affermarsi come il follower innovativo (più in termini di contenuti che di innovazioni relazionali vere e proprie), è Sky a tracciare il sentiero e la frontiera. Un passo avanti a tutti. Ha sdoganato l'utilizzo di Twitter in Italia attraverso X-factor. Ha investito in maniera decisa su smartphone e tabulerà: Sky Go è la sintesi di questo processo di evoluzione. Oggi arriva una novità olimpica.
In vista delle imminenti Olimpiadi di Londra Sky lancia I-Race. Una maratona amatoriale per dimostrare il supporto dell'Italia ai propri atleti. Una staffetta da Roma a Londra nei 100 giorni pre-olimpici che recluta partecipanti attraverso Facebook, sfruttando la presenza anche di quale personaggio famoso (Alessandro Del Piero, Antonio Rossi, Stefano Baldini, Ilaria D'Amico, Jury Chechi, solo per citarne alcuni). Il nome è impattante. Ufficialmente è una corsa (Race) per l'Italia (I), laddove la "I" racchiude anche i significati di interazione ed informazione, rafforzando il posizionamento della pay tv più importante. In realtà il naming rimanda anche al mondo Apple. Difficile pensare che si tratti di un caso. Un fenomeno di assoluto rilievo che fonda le sue basi sull'interazione attraverso i social network e sulle conseguenti dinamiche tribali. Oggi i fan sono 12.175, ma il fenomeno crescerà esponenzialmente, potenziando ulteriormente l'immagine di Sky.
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