martedì 29 maggio 2012

Google+ sfida iCloud: uno scontro fra titani

Osservando gli spot pubblicitari capita a volte di imbattersi in messaggi poco chiari. Spesso il gap tra i contenuti che l'azienda intende trasmettere e ciò che il consumatore effettivamente percepisce è sensibile. L'utente così fatica nel riconoscere azienda, brand e prodotti. Questi frequenti incidenti non sono volontari. Ci sono poi rarissimi casi in cui l'azienda vuole riposizionarsi o posizionarsi in un nuovo segmento di mercato e propone pertanto messaggi complessi da elaborare perché disruptive rispetto alle logiche di categorizzazione tradizionale. Google sta percorrendo questa strada, rivoluzionando le percezioni degli utenti. Per la prima volta l'azienda irlandese investe in comunicazione TV e lo fa per Google+.



Quando si parla di Google, si pensa al motore di ricerca, al social network (Google+), al blog, agli "analytics", ma non alle foto. Fino a ieri era così. Oggi Google si afferma anche sul segmento dell'archiviazione virtuale delle foto, sfidando iCloud. Lo fa con uno spot emozionale che racconta la storia di in padre che ha perso il telefonino con cui ha scattato le foto a suo figlio neonato. Fino al termine della comunicazione, il consumatore pensa ad uno spot di Apple o Samsung. Il termine telefonino viene ripetuto più volte per supportare la diffusione dell'app di Google+ che consente di visualizzare sul proprio profilo Google tutte le foto scattate con lo smartphone, sfruttando le stesse logiche "nuvolari" di Apple. Una comunicazione esemplare: un esempio eccellente di messaggio dirompente, emozionante ed efficace. La sfida è aperta. Quale sarà la prossima mossa di Apple?

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