Fonte: Dissapore
Uno dei principali driver del trust nel food è la percezione di controllo della filiera. Le notizie di questi giorni manifestano una totale assenza di controllo. Poco importa che si tratti di una produzione diretta o di una produzione realizzata da fornitori terzi: i grandi brand hanno dimostrato di non presidiare la supply chain ed i danni sono inevitabili: ritiri dal mercato e meno vendite nel breve periodo; sfiducia e fuga dei clienti nel lungo termine. Il contesto impone oggi di differenziarsi, garantendo la qualità degli ingredienti ed il rispetto di disciplinari di produzione, comunicando in maniera diversa al consumatore. Lo scandalo farà selezione e nel frattempo Slow Food si ribella agli scandali alimentari e risponde con "Ne abbiamo le tasche RIpiene".
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