giovedì 7 marzo 2013

Oh Oh cavallo: Findus, Ikea, Buitoni e Star vittime della loro vittima

Cantava così Roberto Vecchioni, inconsapevole del caos attuale. Lo scandalo della carne equina sta coinvolgendo i principali brand del food e il polverone non sembra essere intenzionato a scomparire: forse siamo solo all'inizio. Findus, Ikea, Buitoni e Star: quattro brand colpiti da un boomerang lanciato da loro stessi. Poco importa se "il fattaccio" riguardi o non riguardi in maniera diretta il mercato italiano. Il loro coinvolgimento ha impattato sulla fiducia dei consumatori; diffidenza, paura e sfiducia dominano ora gli acquisti dei "cibi pronti" con un impatto sull'intera categoria e non solo sui marchi coinvolti.

 Fonte: Dissapore

Uno dei principali driver del trust nel food è la percezione di controllo della filiera. Le notizie di questi giorni manifestano una totale assenza di controllo. Poco importa che si tratti di una produzione diretta o di una produzione realizzata da fornitori terzi: i grandi brand hanno dimostrato di non presidiare la supply chain ed i danni sono inevitabili: ritiri dal mercato e meno vendite nel breve periodo; sfiducia e fuga dei clienti nel lungo termine. Il contesto impone oggi di differenziarsi, garantendo la qualità degli ingredienti ed il rispetto di disciplinari di produzione, comunicando in maniera diversa al consumatore. Lo scandalo farà selezione e nel frattempo Slow Food si ribella agli scandali alimentari e risponde con "Ne abbiamo le tasche RIpiene".


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