lunedì 11 marzo 2013

Algida e Fiat cadono nella trappola della Festa della Donna

Le ricorrenze costituiscono sempre un momento critico nella comunicazione dei brand consumer. Le aziende si trovano nella situazione di dover comunicare, evitando però di veicolare messaggi banali o concept già visti. Una vera e propria sfida comunicativa. Solitamente la maggior parte dei messaggi non raggiunge la soglia di attenzione e le campagne passano così... senza infamia e senza lode. I social network però esaltano l'attenzione del mercato e nulla passa inosservato. L'8 marzo appena trascorso è stato ricco di errori di marketing. Anche due brand blasonati sono incappati nella "trappola della mimosa".


Algida ha postato sulla propria pagina Facebook una rosa di gelato al cioccolato dalle sembianze fecali. La community è insorta e l'azienda, riconoscendo il proprio errore, ha rimediato con un gelato alla fragola, sicuramente più adatto e meno soggetto a dubbie interpretazioni.




La leggerezza di Fiat è stata ancora più grave. Sulla pagina Facebook, l'azienda automobilistica ha offerto alle donne una promozione per l'8 Marzo: sensori per il parcheggio inclusi nel prezzo su tutta la gamma. Implicito il pregiudizio per cui le donne non sanno parcheggiare. Un errore che il popolo di Facebook non ha perdonato. 400 messaggi di "rivolta" in poche ore. C'è però un aggravante: l'azienda ha risposto ad alcuni messaggi, esaltando la bontà dell'iniziativa, senza ammettere l'errore. L'interpretazione "pericolosa" sarebbe stata evidente anche per un bambino di 5 anni. Il messaggio non era ironico ed ha pagato un conto salatissimo.


È vero che l'importante è che se ne parli, ma sarebbe preferibile farsi notare attraverso una sana ironia come quella di Durex.

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