martedì 26 giugno 2012

La private label sfida le griffe dell'occhiale

La marca privata del retail è un fenomeno consolidato in molti comparti: GDO in primis. Il settore dell'ottica vive oggi una situazione di forte tensione sul valore, accentuata dall'attuale crisi economica. In questo contesto la distribuzione vive un radicale processo di trasformazione. Nau è l'insegna più attiva al momento in Italia. Un format basato sulla convenienza e su un buon rapporto qualità prezzo dichiarato. Solo occhiali a marchio Nau. La spinta massima della private label che ruba idee alle griffe dell'occhialeria.


L'attuale campagna Nau valorizza il pizzo sulle aste dei nuovi occhiali. Nulla di nuovo: un'innovazione introdotta da Dolce & Gabbana e Luxottica. Il retailer mutua il fascino del lusso e del lusso senza però considerare un elemento: la rilevanza della shopping experience. L'acquirente di quel tipo di occhiale ricerca emozioni, esperienzialità. Un occhiale focalizzato sul pizzo richiede un ambiente coerente, una store atmosphere che lo valorizzi senza creare rumore. Un'imitazione che evidenzia la relazione indissolubile tra prodotto, branding e punto vendita. Il valore di un brand è un asset e rende prodotti solo in apparenza simili estremamente differenti.

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