venerdì 29 giugno 2012

L'Italia detta legge

La nottata appena passata è stata ricca di soddisfazioni per il nostro Paese. Prima sul campo di calcio, poi sui tavoli politici europei. Gli italiani sono orgogliosi del primo successo, ignari o noncuranti del secondo. La vittoria dell'Italia sulla Germania è stata una iniezione di fiducia per tutti: lo sport aggrega e talvolta dà speranze che la vita reale disattende. Al termine della partita però le battute dei giornalisti erano sin troppo scontate, a tratti stupide. "Il SuperMario in Europa è Balottelli" (e non Monti).



Troppo semplice sfruttare l'onda dell'entusiasmo per paragonare la vittoria in un match di calcio con l'impegno per salvare le sorti del nostro Paese, con le mille difficoltà ed i mille errori che si possono commettere in un percorso di questo tipo. Un campionato europeo non è avvicinabile all'urgenza di salvare l'Italia. Ieri il Premier Mario Monti ha consegnato una vittoria molto più importante. Il Consiglio UE ha approvato la sua linea per stabilizzare i mercati dell'Eurozona. I paesi nordici (guidati dalla Germania) hanno dovuto cedere alla proposta del nostro Premier. Perché ci inorgoglisce solo la vittoria in una partita di calcio?

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