giovedì 14 giugno 2012

Kindle vuole anche l'Italia

Il piacere ed il valore di un libro cartaceo non hanno concorrenti. Il fascino di una biblioteca e di una libreria non conoscono minacce. Laddove la tradizione storica, artistica e culturale di un paese è rilevante, le nuove modalità di lettura faticano a decollare. I comportamenti però cambiano e con essi cambiano anche gli strumenti utilizzati. La lettura elettronica ha incontrato non poche resistenze nel nostro paese. Dando per assodate la bellezza e la magia di un libro, nascono oggi però differenti occasioni di lettura. I cultori dei libri cartacei infatti li gestiscono come vere e opere d'arte, facendo attenzione ad evitare qualsiasi tipologia di usura del libro, sfiorando fobie da collezionismo. Si individuano così due gruppi: i fanatici del libro ed i fanatici della lettura sul libro. I primi sono collezionisti che non porterebbero mai in libro in viaggio, in uno zaino, in metropolitana; i secondi sono puristi della lettura e vogliono leggere sul libro anche se le pagine si stropicciano, sono vittime del gusto di sfogliare una pagina. La lettura elettronica e gli ebook esercitano un potere attrattivo differente: sensibile sui primi, praticamente nullo sui secondi. In questo spazio si inserisce Kindle di Amazon.



Dopo i successi registrati in USA e UK ora si tenta l'impresa in Italia. Negli ultimi mesi la diffusione è cresciuta. Basta osservare i fruitori giornalieri di mezzi pubblici. Kindle ha sicuramente rivoluzionato il modo di leggere qualche anno fa, ma oggi deve confrontarsi con concorrenti diversi, nuovi e multifunzione. Smartphone e tablet hanno assorbito la funzione originaria di Kindle, inserendola in bouquet molto più ampio di funzionalità. Il pricing non regge il confronto: circa 100 € solo per leggere. iPhone, iPad, Galaxy riducono notevolmente il potenziale di Kindle. La competizione appare iniqua.

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