mercoledì 21 marzo 2012

"Ogni giorno ha la sua pena"

Una frase che circolerà a gran velocità nei prossimi giorni. Una di quelle affermazioni che restano lì come pietre miliari. Il Prof. Mario Monti anche nella conferenza stampa di ieri sera ha lasciato il segno, tracciando un solco netto tra il passato ed il presente. Contenuti e stile si integrano in questo governo "tecnico" da lui diretto. Un Premier che ha lasciato ampio spazio al Ministro del Welfare Elsa Fornero. Un Premier che non ha bisogno di primeggiare e di tenere per sè le luci dei riflettori.
 

Fonte: Quotidiano.net
Chiama la riforma del mercato del lavoro "Fornero 2", attribuendone i meriti alla sua principale autrice, esaltando l'acume e la testardaggine del sesso femminile. Tra le righe ieri sera la "donna pensante" ha messo da parte la "donna oggetto" di berlusconiana memoria. Elsa Fornero ha tenuto la scena ed il Premier l'ha supportata, fornendo l'immagine di un Governo coeso che ascolta, ma che non scende a compromessi.
Le parti sociali hanno espresso il loro assenso di massima alla riforma con l'unica eccezione della CGIL, ma si andrà avanti su questa strada. Il Governo non è disposto a negoziare. La riforma sarà presentata nella sua versione integrale al Parlamento, evidenziando i dissensi raccolti nella giornata di ieri. La "Fornero 2" non accontenta tutti: nessuna riforma può farlo. Spicca però per equilibrio, polso del mercato del lavoro (nazionale ed internazionale) ed orientamento al futuro. 

Ancora una volta il Governo Monti afferma la sua coerenza, il suo senso di responsabilità nei confronti del Paese ed il senso delle istituzioni. Il Prof. Monti si assenta infatti per qualche minuto dalla sala per una telefonata. Al suo rientro è arrivata puntuale la domanda di un giornalista per conoscere il chiamante e la natura della conversazione, in puro stile gossip. Il Premier risponde con fermezza; l'assenza è stata dettata dall'esigenza di informare direttamente il Capo dello Stato sull'esito dell'incontro con le parti sociali. Piccole azioni che innalzano la fiducia del Paese e i dati lo dimostrano.
Fonte: Istat (2012)

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