mercoledì 14 novembre 2012

In politica il nuovo che avanza si chiama Matteo Renzi

Segnali di evoluzione della razza politica finalmente all'orizzonte. Dopo anni di scandali e corruzione, forse è giunto davvero il momento di un rinnovamento. Lunedì sera è andato in scena il primo atto di questo processo. Sky ha ospitato il confronto tra i cinque candidati alle primarie del Partito Democratico:  Pier Luigi Bersani, Laura Puppato, Matteo Renzi, Bruno Tabacci e Nichi Vendola. Un confronto all'americana. Per la prima volta un confronto civile sui bisogni di un Paese che ha bisogno di ossigeno. I "magnifici cinque" (incommentabile questa definizione del PD) hanno risposto alle stesse domande disponendo di un solo minuto per ciascuna risposta. Un format inusuale per la nostra cultura politica: qualcosa sta cambiando.



Tra i candidati non c'è stata competizione: Matteo Renzi ha manifestato la propria superiorità. Un Bersani troppo serio, un Vendola troppo retorico e filosofico, un Tabacci troppo ancorato ai vecchi retaggi della politica e una Puppato impalpabile hanno lasciato la scena ad un Matteo Renzi scatenato. Una comunicazione senza pari nell'intera scena politica italiana. Un entusiasmo derivante dalla sua giovane età: 37 anni e almeno 15 anni in meno rispetto ai suoi "avversari". Argomentazioni valide e assenza di facili appigli populisti. Una boccata di aria fresca per un Paese che vuole tornare a respirare.

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