La nostra società è eteronormata e una larghissima parte della popolazione è abituata a "pensare da eterosessuale": questa prospettiva parziale, spesso senza cattive intenzioni, però rischia di compromettere i risultati delle aziende. Francesca, condividendo dati eloquenti, ha dimostrato come le aziende inclusive siano più performanti per varie ragioni: i suoi dipendenti (LGBT e non) hanno un livello di commitment maggiore; attira più consumatori/clienti, LGBT e alleati, che si riconoscono nei valori dell'azienda realmente impegnata nella diversity; apporta innovazione, perché la diversity arricchisce e dal lavoro congiunto di persone tra loro differenti si genera valore. Dal caso Subaru al caso Ikea, passando per Barilla, Findus e Melegatti, una carrellata di tante case history. Da Barilla in poi molto è cambiato nella comunicazione verso il target LGBT. È necessario metterci la faccia, mostrare le persone in volto, evitare il doppio senso.
Dalla necessità di imparare a comunicare al target LGBT e rappresentarlo nella maniera corretta nasce il Diversity Media Awards: un premio assegnato ai "prodotti" (film, programmi televisivi e radiofonici, persone) migliori nella relazione (trattamento corretto) con il target LGBT. Un percorso di successo con un ruolo sociale importante.
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