mercoledì 27 luglio 2011

McDonald's: il consumo diventa un'esperienza "italiana"

In un sabato di Luglio in cui il frigo era vuoto e la voglia di cucinare faticava a manifestarsi, sono entrato in un McDonald's milanese e mi e' sembrato di essere altrove...


Pur avendo notato da tempo il riposizionamento in atto, non mi ero mai soffermato sui suoi dettagli, assolutamente efficaci. Del tradizionale fast food americano dalla "M" gialla su sfondo rosso è rimasto poco (anche il brand "storico" e' stato rivisitato, cambiandone i colori, ed oggi troviamo il logo giallo-rosso solo su patatine e bibite) . Il modello di servizio è sempre lo stesso, ma l'atmosfera ed i suoi contenuti sono radicalmente mutati.

Un concept più coinvolgente e meno "fast food", meno americano e più italiano, dove i colori, i materiali e l'offerta per il palato rispondono al nostro fabbisogno "culturale" di consumo del cibo, introducendo anche una sensibile connotazione salutista, esaltata dalla parole colorate sulle pareti con un continuo rimando al concetto di healthcare.

La marcata italianizzazione del menù (proponendo addirittura i bocconcini di melanzane alla parmigiana!) testimonia il passaggio ad un approccio global, abbandonando così la prospettiva del marketing globale. La store atmosphere, grazie al ricorrente utilizzo dei colori verde e bianco e del legno, pone il consumatore in una condizione di insolito relax in un fast food, accresciuto anche dalle comode poltrone.

Una consumption experience che perde la declinazione "fast" a vantaggio del "food" (in una prospettiva sempre più italiana)!

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