lunedì 18 febbraio 2013

Un Festival più moderno

Impegnato, ma scanzonato: così può essere definito il Festival di Sanremo, targato Fazio-Littizzetto. Un Festival nuovo che ha rotto gli schemi rispetto al passato. Dai tempi di Bonolis non si assisteva ad uno spettacolo che "si lasciasse guardare". Dopo gli anni soporiferi di Morandi, è arrivata finalmente una ventata di modernità. Una scenografia fantastica ha sostenuto umorismo, impegno sociale e tanta buona musica. Daniele Silvestri, Max Gazzé, Simona Molinari, Annalisa, Malika Ayane, Elio e le Storie Tese e... Marco Mengoni: le canzoni che hanno impreziosito questo Festival, proponendo un livello raro. Vittoria meritata per Mengoni: ormai il figlio del talent è diventato adulto ed il pubblico lo osanna.



Al vincitore musicale fa da contraltare la reale vincitrice di questo Festival: Luciana Littizzetto. Unica, inimitabile: semplicemente perfetta. La persona giusta per "svecchiare" Sanremo. Il suo modo di relazionarsi con Fabio Fazio diverte. La sua capacità di passare dalla risata all'annuncio sociale più accorato è straordinaria. Luciana ha tenuto in piedi il Festival anche nell'ultima serata che non è stata priva di qualche momento di sbandamento. Bianca Balti ha fatto la figura della ragazza bella e stupida: confermando un pregiudizio vecchio come il mondo. Claudio Bisio è un ottimo presentatore, un buon attore, ma come comico non regge la scena. Il suo monologo non ha divertito. Sembrava interminabile. SuperLuciana ha salvato i momenti calanti, salvando la serata. Lei che ha dissacrato tutto e tutti; lei che ha ridicolizzato Carla Bruni: lei è stata la vera vincitrice di questo Festival con la sua semplicità, senza abiti da sera e tacchi a spillo. Rappresenta la vera vittoria della televisione italiana.

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