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domenica 7 agosto 2011

Farmacia: il retail del farmaco si trasforma

Nei paesini italiani del dopoguerra c'erano tre figure centrali: il parroco, il medico ed il farmacista. Quest'ultimo all'epoca, partendo dalle piante officinali, produceva "preparazioni" per i suoi clienti. Il farmacista preparatore è poi diventato dispensatore, quando la galenica ha ceduto il posto ai farmaci di sintesi. Molte farmacie hanno abbandonato completamente la preparazione a vantaggio della distribuzione pura, tanto che il laboratorio galenico costituisce oggi un elemento differenziante. Ciò che prima accomunava tutti i farmacisti, ora li differenzia.


Il canale farmacia nell'ultimo decennio è al centro di vigorosi venti di cambiamento istituzionali, competitivi e tecnologici. Le scadenze brevettuali e la conseguente crescita del farmaco generico (con un valore economico più basso), i tagli ai margini dello scorso anno, la presenza di SOP e OTC anche in altri canali (corner GDO e parafarmacie) hanno impattato sensibilmente sui ricavi di una farmacia media. A ciò si aggiunge la crescente penetrazione dei network di farmacie (in primis Profar, Alphega e Valore Salute), con l'ingresso sul mercato anche di catene estere (DocMorris), che impone ai singoli imprenditori di rafforzare le proprie competenze manageriali.