La sanità sta cambiando: a passi incalzanti avanza una nuovo assetto
del nostro sistema sanitario che perde alcune sue connotazioni
pubbliche, lasciando spazio a componenti private. Fondi,
assicurazioni, spesa out of the pocket del paziente: crescono le fonti
di finanziamento private per le prestazioni, i servizi ed i prodotti
sanitari, generando valori complessivi di circa 31,4 Mld € nel 2013
(ISTAT), con un peso del 3,7% sul paniere delle famiglie italiane.
Farmaci e assicurazioni costituiscono due voci importanti di spesa nel
mondo sanitario privato. Cambiano i comportamenti, ma cambiano anche i
limiti di budget dell'SSN, rendendo fondamentale una mappatura di
tutto ciò che è privato in Sanità. Con questo scopo è nato tre anni fa
l'Osservatorio sui Consumi Privati in Sanità (OCPS) di SDA Bocconi che
non si limita a mappare, analizzare e studiare, ma favorisce il
confronto: una vera e propria community, così l'ha descritta il Prof.
Mario Del Vecchio, Knowledge Leader di OCPS, in apertura dei lavori
dell'odierno Open Day. Un lavoro continuo di matching tra fonti
eterogenee, esperienze, case history, oggi formalizzato in un
Rapporto.
Pubblico e privato non possono essere analizzati in maniera disgiunta,
sono sistemi interconnessi, spesso complementari, ma - sottolinea Del
Vecchio - "c'è bisogno di riregolare il sistema". C'è un continuum tra
pubblico e privato. Non esiste più un paziente monocanale che
finanzia i propri bisogni di salute solo privatamente o solo
attraverso i canali pubblici, oggi c'è un vero e proprio patient
journey, composto da tante tappe finanziate con modalità differenti a
seconda del bisogno, del coinvolgimento, dell'urgenza e così via. Il
ricorso ai canali privati non è però dettato dalla qualità
dell'offerta pubblica regionale, bensì dal reddito familiare.
Nessun commento:
Posta un commento